Palazzo di vetro: un incontro sulla corruzione

La presentazione del libro Il Palazzo di vetro con Riccardo Corbucci, svoltasi venerdì 13 febbraio a Rignano Flaminio presso la Biblioteca comunale, ci ha offerto l’occasione di discutere in modo aperto e informale del tema della corruzione.  Di questa opportunità di confronto ringraziamo tutti i cittadini presenti, fra cui il sindaco di Rignano Flaminio.

Palazzo di vetro_riccardoLa serata ha ovviamente preso le mossa da “Il Palazzo di vetro”, un libro in cui Riccardo Corbucci, in modo convintamente pragmatico, affronta la piaga endemica della corruzione in Italia analizzando gli strumenti normativi concepiti per contrastarla. Strumenti che, come ha significativamente ricordato Corbucci, sono stati introdotti dal legislatore solo dal 2012, a quasi vent’anni da Tangentopoli.

Dopo aver raccontato la sua esperienza personale nelle note vicende dei Mondiali di Nuoto Roma 2009, Corbucci ha notato come l’accelerazione verso norme più stringenti in materia di trasparenza, imposta dall’Unione europea, ci obblighi finalmente a vedere la corruzione per quello che realmente è: non una questione solo morale e moralistica, bensì come la fonte di un danno economico certo che attenta al benessere collettivo, affossando la meritocrazia, falsando la concorrenza e promuovendo la produzione di beni e servizi (pubblici e privati) di qualità subottimale (o spesso chiaramente mediocre).

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Ma la corruzione è anche il veicolo malsano tramite il quale la malavita organizzata penetra nella società civile ed economica, spesso senza neanche dover ricorrere alla minaccia armata, avvolgendo e soffocando tutta la comunità. Ripetendo le parole usate dall’arcivescovo Bergoglio (ora papa), Corbucci ha ricordato che la corruzione è una “ragnatela che tende ad espandersi, imponendo complicità. Un lungo cammino in cui si procede scivolando, e trascinando con sé altre persone”.

In questo senso, la lotta alla corruzione è una lotta per la libertà individuale e sociale, che richiede il contributo di tutti e che, come sottolineato da un intervento dei presenti, deve partire anche da un profondo e rigoroso esame di coscienza della politica e dei partiti. A conclusione della serata non è mancato il richiamo non solo ai fatti di Roma Capitale, ma anche alla condizione locale di Rignano Flaminio, di recente teatro di diversi arresti legati a infiltrazioni della malavita organizzata calabrese.

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Alla serata era presente fra il pubblico anche il sindaco di Rignano Flaminio Fabio Di Lorenzi che, sollecitato sull’argomento, ha raccontato ai presenti dei diversi atti intimidatori di cui è stato oggetto, insieme alla sua famiglia, per le iniziative assunte contro la criminalità organizzata (dall’eliminazione di recinzioni abusive nella zona di Vallelunga, al recupero di immobili sequestrati), e più di recente per le dichiarazioni di soddisfazione espresse a mezzo stampa per l’arresto di diversi malavitosi e loro prestanome nell’ambito dell’operazione “Fiore calabro”.

Le intimidazioni di cui abbiamo appreso venerdì sono raccapriccianti e non lasciano spazio a dubbi. Al sindaco va la totale e incondizionata solidarietà dell’associazione Big Bang Rignano Flaminio e, ne siamo sicuri, di tutti i cittadini. Il contrasto alle organizzazioni criminali è una battaglia che va condotta nell’interesse di tutti, evitando l’isolamento. Per questo, invitiamo il sindaco a coinvolgerci nella sua azione, sicuro del nostro sostegno.

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